mercoledì 30 giugno 2010

Le Sedie del Torchio e...Patti Smith !!!


Lo scorso weekend Torino è stata location d’eccellenza per il concerto finale degli Mtv Days 2010 che hanno visto salire sul palco piemontese una serie di artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Tra tutte le esibizioni offerte al grande pubblico giunto per l’occasione, non possiamo fare a meno di citare la performance inedita e sublime offerta dal duetto fomato da Carmen Consoli e Patti Smith.
Un’esibizione conclusiva e fuori programma che ha chiuso alla grande il sipario degli Mtv Days, lasciando il pubblico piacevolmente colpito ed affascinato dalla nuova unione tra la nostra Cantantessa e la fantastica voce internazionale di Patti Smith.
Le due artiste hanno proposto una versione mozzafiato di Because The Night, famosissimo brano alla cui creazione ha partecipato anche Bruce Springsteen.
Chi era presente potrà sicuramente confermare che il Live di Carmen Consoli e Patti Smith è stato davvero fenomenale.

Inoltre nella foto vediamo l'artista seduta su una de Le Sedie del Torchio, realizzate interamente con legno derivato da barriques di vino.


venerdì 25 giugno 2010

Riciclo in corto - 24 giugno 2010

Le plastiche si ritagliano uno spazio al festival del cortometraggio di Bra.

Da oggi fino al 27 giugno si tiene 'Cinema Corto in Bra', festival del cortometraggio all'interno del quale trova spazio quest'anno anche la mini rassegna "Storie di Plastica”, dedicata al riciclo delle materie plastiche.

In collaborazione con Dentis, azienda specializzata nel recupero del PET, ogni sera, nell’intervallo tra i filmati in concorso, sarà proiettato un 'corto' sul riciclo.

Un modo intelligente per ricordare al pubblico l’importanza e il valore del recupero e rigenerazione dei rifiuti.

fonte: www.polimerica.it

venerdì 11 giugno 2010

Ultime su PGT e Massari

Cari Amici,
continua la navigazione in aula consiliare sul nuovo Piano di Governo delTerritorio e all'orizzonte inizia a prendere forma la terra verso la quale siamo destinati.
Non sara' la terra promessa, ma e' molto meno inospitale di quanto potessimo sperare solo alcuni mesi fa.
La navigazione non e' facile: piena di correnti e di insidie, con pezzi di equipaggio che brindano insieme e poi, girato l'angolo, affilano le armi.
Ma questa e' la situazione, ci piaccia o no.
Fuori di metafora, ieri in Consiglio comunale abbiamo votato altri sei maxi-emendamenti al PGT sugli scali ferroviari e alcuni ambiti di trasformazione come Piazza d'Armi (che prevedono quote importanti di verde, edilizia sociale anche inaffitto e reimpiego degli utili per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro).
E abbiamo ottenuto il raddoppio delle quote di verde previste complessivamente per questi ambiti di trasformazione urbana: al posto di 1.500.000 mq originariamente previsti, oltre 3 milioni di mq di verde complessivi.
Come opposizione, in sostanza, siamo riusciti a ottenere l'inserimento nel PGT di quote di verde aggiuntivo equivalente a 5 nuovi parchi Sempione, per dimensione territoriale equivalente.
Lo so: i "Braveheart da salotto" continueranno a dire che l'opposizione seria e' quella che non fa accordi, che non "cala le brache", che invece di trattare la riduzione del danno fa ostruzionismo virile costringendo per settimane l'aula consiliare a fare le notti (a spese del contribuente, ovviamente)a discutere emendamenti tipo: "sostituire il termine 'boulevard' con 'viale alberato'". Avendo come riferimento non il proprio salotto buono, ma la citta' e i suoi abitanti, continuiamo invece questo non semplice lavoro cercando di ottenere il meglio, o se preferite il meno peggio. La rotta e' tracciata, la navigazione sara' ancora irta di insidie e trappole, teniamoci in contatto, vi terro'informati.
Un'ultima annotazione, breve, sul caso Massari.
Poche righe, perche' di professione non faccio il macellaio politico e perche' sono coinvolte altre persone (unamiglie, dei figli).
Ho letto la comunicazione del Sindaco con la quale motiva il dimissionamento di Massari: condotta inopportuna per chi rappresenta le istituzioni.
Mi basta, condivido: all'estero funziona cosi', non c'e' bisogno che ti becchino con le mani nel sacco per mandarti via.
Vi immaginate cosasarebbe successo se, al contrario, il Sindaco non fosse intervenuto e Massari fosse rimasto al suo posto?
Chi rappresenta le istituzioni deve avere un contegno adeguato.
Massari probabilmente ha commesso l'errore di credere di essere Berlusconi, cioe' di potere essere sguaiato e volgare in pubblico senza pagare dazio.
Quando si dicono i 'cattivi maestri'...

Un caro saluto, a presto
Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano Capo gruppo Verdi

www.enricofedrighini.it
info@enricofedrighini.it

Film stretch oxo

Linpac Packaging
ha lanciato sul mercato la nuova serie di film estensibili in bobina OxoLIN a base di polietilene con aggiunta di un additivo oxo-degradabile che agevola la degradazione del materiale nei suoi componenti primari, riducendo così l'impatto in discarica o nel caso di abbandono nell'ambiente (il cosiddetto littering).

Pur non essendo biodegradabili in senso stretto (almeno secondo le normative europee o statunitensi, che fissano un termine massimo di 180 giorni per la completa biodegradazione del polimero in condizioni controllate), Linpac rivendica per questi film caratteristiche prestazionali e qualitative paragonabili a quelle dei film stretch convenzionali, nonché rispondenza agli standard europei sul contatto con alimenti e alle direttive europee sui rifiuti da imballaggi.

Secondo la società, i film hanno una durata utile (shelf-life) superiore a 12 mesi e degradano dopo l'uso in un periodo compreso tra uno e quattro anni.

martedì 8 giugno 2010

NOTIZIE VARIE SULL'USO DEL PET

Bottiglie riciclate in PET

Forse uno dei materiali più in crescita di utilizzo negli ultimi anni è il poliestere riciclato dal PET, che è passato da esperimento dell’innovativa azienda Patagonia, nella metà degli anni ‘90, a materiale comunemente impiegato al giorno d’oggi.

Tessuti contenenti una certa percentuale di PET riciclato si possono trovare in molte etichette di oggi e, recentemente, il materiale sta facendo progressi per entrare nel mondo dell’altamoda con Ecotech Zegna e i suoi solar jacket.

Anche se questi tessuti non sono biodegradabili, la loro produzione usa meno petrolio rispetto alla produzione di nuovo poliestere e riduce la discarica di molte bottiglie di plastica nelle discariche.


Tessuti in materiali riciclati

Il PET non è l’unico materiale riciclato.

Tra le altre alternative, per esempio, ci sono i tessuti realizzati con nylon recuperato da prodotti come reti e tappeti da Mipan.

Un esempio di impiego di questo materiale è la linea di costumi da bagno Eco Panda.

Alcune aziende riciclano anche avanzi industriali di cotone evitando così di farli finire dentro gli inceneritori o le discariche, creando nuovi materiali.

Un esempio è l’iniziativa italiana EcotecProject.



Nokia, il cellulare si ricarica pedalando

Un kit per caricare le batterie dei telefonini con la dinamo della bici.

È pensato per i mercati emergenti, spesso laboratori di innovazione

Si chiama Bicycle Charger Kit, è stato pensato per i mercati emergenti, ma è molto utile per chiunque vada spesso in bicicletta.

Il prodotto è firmato da Nokia ed è un carica batterie per telefonini che si alimenta pedalando.

Il funzionamento è semplicissimo.

C'è una sorta di custodia che consente di fissare il telefonino al manubrio della bicicletta, e una dinamo che si posiziona invece sulla ruota e ne sfrutta il movimento per produrre elettricità, che viene trasmessa al caricatore.

È lo stesso identico meccanismo che le care vecchie biciclette hanno sempre usato, per esempio, per accendere i fanalini.

Nessuna invenzione, dunque, semplicemente un comodo dispositivo che ha il vantaggio di essere ecologico.
«Le biciclette sono il più diffuso mezzo di trasporto in molti mercati del mondo», spiega Alex Lambeek, vicepresidente del colosso finlandese, secondo cui il carica batterie per le due ruote è un'ottima soluzione sia «per coloro che lo useranno per ovviare al difficile accesso all'energia elettrica» sia per coloro che amano fare scelte responsabili nei confronti dell'ambiente.


Il caricatore è compatibile con tutti i telefonini Nokia che hanno il jack da due millimetri (l'ingresso presente sulla maggioranza dei cellulari).

Il sistema si avvia quando si raggiunge la velocità di sei chilometri all'ora.

Pedalando 10 minuti al giorno a dieci chilometri all'ora si genera in media una carica di 30 minuti di comunicazione, o a 37 ore in modalità stand by.

Si tratta di valori medi, perché, a seconda del tipo di batteria del telefono, possono esserci delle differenze. La velocità di ricarica aumenta con quella della bicicletta.

In vendita entro la fine dell'anno nei negozi e online, costerà circa 18 dollari, 15 euro.

Il prodotto, che non a caso è stato presentato a Nairobi, in Kenya, è una delle innovazioni che i produttori pensano per i mercati emergenti.

Non si tratta di una novità assoluta sul mercato: Motorola ne ha presentato uno analogo al Consumer Electronics Show del 2007, lo stesso anno in cui la californiana Dahon ha lanciato il suo Biologic FreeCharge.

Ed esistono altre soluzioni per i cellulari o per altri dispositivi mobili che permettono la ricarica in modo ecologicamente corretto, oppure la rendono possibile quando non si dispone di una presa elettrica.

Ci sono i telefonini che si ricaricano a energia solare, per esempio (per restare in Africa), quelli della Safaricom, o della cinese Zte Corp, ma ci sono anche analoghi dispositivi firmati da Samsung o Lg, piuttosto che i carica batteria sempre a energia solare, sia pensati per specifici prodotti sia universali.

Spesso, anzi quasi sempre, si tratta di innovazioni destinate ai mercati emergenti, a conferma forse che la necessità aguzza l'ingengo. Un altro esempio può essere quello dell'indiana Ideaforge Tecnology, che per i telefonini ha inventato una batteria meccanica a carica manuale.

fonte: http://www.manageronline.it/articoli/vedi/2590/nokia-il-cellulare-si-ricarica-pedalando/

Piattaforma per un futuro sostenibile


Un progetto di comunicazione rivolto ai giovani promosso da Vinyl 2010.

Un forum dove discutere e confrontarsi sul futuro sostenibile, scambiare idee e far sentire la propria voce: è questo il desiderio manifestato a Vinyl 2010 dai giovani partecipanti alle prime edizioni dell’Essay Competition, il concorso a tema lanciato nel 2007 per coinvolgere i ragazzi dai 18 ai 30 anni nel dialogo sullo sviluppo sostenibile.

Un appello raccolto da Vinyl 2010 - programma volontario per l'ambiente promosso dall'industria europea del PVC - che ha avviato nei giorni scorsi un punto d'incontro sul web, la “Sustainable Thinking Platform”, aperta ai giovani di tutto il mondo.

Oltre a fornire una base per la creazione di una community online sul futuro sostenibile, l'iniziativa ospiterà una competizione multimediale che premierà i migliori saggi, foto e video su temi specifici collegati allo sviluppo sostenibile.
La prima edizione del concorso invita a discutere su come le risorse naturali possano essere rese compatibili con i bisogni dei consumatori di oggi e della società industriale rispondendo alla domanda: data la crescente scarsità di risorse, come possono contribuire le nuove generazioni alla promozione di una produzione e un consumo sostenibili?

La competizione multimediale si articola in due edizioni: la prima, già in corso, chiuderà le iscrizioni il 31 luglio; la seconda inizierà in agosto con un nuovo tema che verrà comunicato in prossimità della data d’inizio.
In palio ci sono oltre 2.000 euro per le diverse categorie, in beni quali notebook, macchine fotografiche e videocamere. sono previsti premi anche per chi contribuirà a far conoscere la piattaforma ad amici e colleghi.

DuPont premia il packaging verde

I vincitori del concorso DuPont Awards for Packaging Innovation.

C'è molto 'verde' tra i progetti vincitori della ventiduesima edizione dei DuPont Awards for Packaging Innovation, e non è un caso: i temi di quest'anno, sui quali si è concentrata la giuria (guidata da John Bernardo, presidente di Sustainable Innovations LLC), riguardavano idee innovative, riduzione di costi/sprechi e maggiore sostenibilità, il tutto all'insegna dell' “innovazione collaborativa”.


Dei 160 progetti di packaging presentati in concorso ne sono stati selezionati 16: due sono stati premiati con il riconoscimento 'Diamond', cinque con il 'Gold' e sei con il 'Silver'; ci sono poi tre menzioni speciali per il problem solving innovativo.


Se solo due dei progetti vincitori sono europei, fa comunque piacere sapere che uno di questi è frutto del made in Italy (l'altro è polacco): si tratta del confezionamento della carne in atmosfera modificata mediante film termoretraibile con proprietà anticondensa, Cryovac Mirabella, soluzione brevettata da Sealed Air – Italia.


Parzialmente europeo è anche il Gold award conquistato da Procter & Gamble (USA e Germania) per aver riprogettato e ottimizzato gli impianti di confezionamento al fine di ridurre dell'80% lo stoccaggio dei materiali e del 25% la quantità di materiale utilizzato, nello specifico passando dalle bustine "wicket" in polietilene a una tecnologia di confezionamento a flusso continuo.


Ha conquistato uno dei due primi premi (Diamond award) Greenbox, l'innovativo sistema di confezionamento per il trasporto di medicinali e forniture medicali, in temperatura controllata, messo a punto dalla statunitense Entropy Solutions: all'esterno una scocca di polietilene alta densità riutilizzabile, all'interno un materiale a cambiamento di fase (PureTemp) ricavato da rinnovabili e un pannello isolante ottenuto da nanotecnologie; il tutto per garantire il mantenimento del contenuto in temperatura per circa 120 ore.


All'insegna del green anche il Gold award conquistato dalla bottiglia PlantBottle messa a punto da Coca Cola con PET in parte ottenuto da materie prime rinnovabili, ovvero fino al 30% di glicole monoetilenico ricavato da canna da zucchero. Da segnalare che l'innovativa bottiglia può essere riciclata senza problemi nei normali circuiti di trattamento del PET, a differenza di altre bottiglie prodotte con biopolimeri.



Curioso il bicchiere/bottiglia da vino in plastica monouso Copa di Vino,
nell'ottica di un consumo fast-drink all'aperto o in occasione di
manifestazioni, soluzione che potrà far storcere il naso agli intenditori, ma che incontrerà senz'altro l'interesse dei produttori. Il vino è imbottigliato direttamente in un "bicchiere" di plastica monouso da 187 ml con durata di conservazione di un anno.
L'assenza della bottiglia consente di ridurre del 50% i rifiuti derivanti da materiali di confezionamento.
Il peso della plastica è inferiore del 30% rispetto a quello del vetro, riducendo così l'impronta del carbonio.
La sfida era, in questo caso, sigillare il bicchiere senza danneggiare il vino.
Degna di segnalazione, tra i progetti selezionati dalla giuria, la confezione per snack compostabile messa a punto da Frito-Lay Nord America, divisione di PepsiCo: il film multistrato tradizionale è stato rimpiazzato con una struttura a base di acido polilattico, adesivo (anch'esso compostabile) e coating interno.
Senza dubbio innovativo anche Ethafoam High Recycled Content plank, espanso di polietilene a cellule chiuse con contenuto di riciclato fino al 65%, per imballaggi da trasporto, frutto di una collaborazione tra Sealed Air e Austin Foam Plastics. Mancando una filiera per il recupero e riciclo di questo materiale, è stato sviluppato un circuito in closed-loop per la gestione degli imballaggi a fine vita.
Segnaliamo, infine, i pallet in polipropilene riciclabile con iniezione di espanso, sviluppati da Femsa (USA) che promettono una durata doppia (sei anni invece di te) rispetto ai normali pallet in plastica.

venerdì 4 giugno 2010

Unes: iniziative per il risparmio energetico e il rispetto dell'ambiente

4 giugno 2010

Questa mattina è stato inaugurato, nella sua nuova "veste", il punto vendita di Treviglio (Bg) della catena Unes U2 che rappresenta una buona pratica nel senso del risparmio energetico e del rispetto ambientale.

Varie iniziative rendono possibile prezzi bassi tutto l'anno e in particolare:

1. No al volantino che arriva a casa (risparmio economico e assenza di carta spesso nelle strade)

2. No a raccolte punti (premi che costano e incidono sui prezzi)

3. No a promozioni, offerte speciali e 3x2 (che incidono anch'essi sui prezzi)

4. Sì a prodotti di marca a prezzi bassi

5. Sì a prodotti a marchio U2 (Unes) con i quali il risparmio arriva fino al 50%

A tutte queste "operazioni", si aggiungono due iniziative degne di nota: i carrelli ecologici e i frigoriferi chiusi.

I carrelli (prodotti dalla soc. La Sphera e forniti da Boioni srl) presenti anche in altri pdv U2 (e non solo!) sono interamente realizzati in PET, ricavato dal recupero delle bottiglie e consente un risparmio in termini di recupero di materiale difficilmente smaltibile naturalmente (stimati ca. 450 anni il tempo necessario perchè venga assorbito dall'ambiente).


La chiusura dei frigoriferi permette di ridurre del 49% il consumo energetico per farli funzionare.

Un bel gesto che sarà ben compreso dalla clientela anche se dovrà aprire qualche anta in più per approvvigionarsi dei prodotti freschi.

D'altra parte chi di noi a casa tiene aperto 24 ore al giorno il proprio frigorifero?

E perchè ciò che riteniamo esatto e giusto a casa nostra non deve essere osservato e messo in pratica in un supermercato?

Nella speranza che altre catene distributive seguano l'esempio di Unes e che trovino nella quotidianità quei piccoli, ma importanti gesti, che aiutino l'ambiente (in cui noi tutti viviamo) a "SOPPORTARCI" meglio!

In attesa di poter scrivere altre notizie come questa, saluto tutti i miei lettori.

PS Pochi o tanti che siano, terrò fede al mio impegno e continuerò ad informare sull'ambiente e sulle buone e/o cattive (spero sempre meno!) abitudini e iniziative.

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