venerdì 30 aprile 2010

Il nuovo bando europeo per l’eco-innovazione


La Commissione Europea ha lanciato un nuovo bando per i progetti eco-innovativi.

I fondi messi a disposizione per l’edizione di quest’anno sono 35 milioni di euro.
Secondo il commissario per l’ambiente, Janez Potočnik, “questo invito a presentare progetti innovativi è un’opportunità enorme rivolta al talento imprenditoriale dell’Europa affinché presenti nuove idee intese a ridurre la nostra impronta ecologica”.
I progetti saranno valutati a Bruxelles in base alla loro capacità di garantire benefici ambientali ed economici, di interessare un’ampia fetta del mercato potenziale e di dare un contributo in termini di innovazione.
Le quattro maxi-aree sulle quali è possibile presentare la propria idea sono: riciclaggio dei materiali, prodotti per l’edilizia sostenibile, settore alimentare e riconversione delle aziende verso l’eco-business.
Possono prendere parte al bando tutte le persone giuridiche, e quindi le aziende, con sede nell’Unione Europea, che non abbiano subito procedure di bancarotta o similari e che dimostrino di essere in buona salute finanziaria.
Una commissione valuterà la qualità, la convenienza ambientale ed economica dei progetti e stabilirà una graduatoria europea.
I vincitori otterranno finanziamenti fino ad un massimo del 50% del costo del progetto.
La scadenza del bando è fissata al 9 settembre 2010 alle ore 17.00 ora di Bruxelles.
Il bando e i dettagli sono disponibili a questo indirizzo.
Secondo l’Ansa, nel 2009 sono stati 614 i progetti presentati, di cui 45 hanno ottenuto i finanziamenti.
Tra i progetti presentati, il numero più alto proveniva dall’Italia (133), seguita da Spagna (128) e Francia (53).
Tra i vincenti, invece, hanno primeggiato gli spagnoli.

giovedì 29 aprile 2010

PETIZIONE PERCHE' IL COMUNE DI MILANO REALIZZI IL PROGETTO DI RENZO PIANO

INVITATE TUTTI I VOSTRI AMICI AD ISCRIVERSI E' IMPORTANTE!!!

Nel giorno dell''Earth Day è arrivata purtroppo la brutta notizia della "rottura" del patto tra Comune di Milano e Renzo Piano per il progetto per la piantumazione di 90.000 alberi - progetto voluto da Claudio Abbado come compenso per tornare a dirigere alla Scala dopo 24 anni d’assenza (appuntamento già fissato il 4 e il 6 giugno).
In una città che ha seri e documentati problemi di inquinamento atmosferico, in cui la superficie impermeabilizzata (costruzioni + strade) equivale a circa il 75% del territorio comunale, con un rapporto di mq. verde per abitante di circa soli 10 mq/abitante (tenendo conto anche delle aiuole spartitraffico!) crediamo che un progetto - per quanto parziale e non risolutorio della situazione generale - come quello di Piano possa dare alla città maggiore respiro, sia in termini ambientali che paseaggistici, estetici e di vivibilità.
Chiediamo al Comune che si impegni a rispettare quanto promesso al Direttore dell'Orchestra della Scala di Milano Claudio Abbado e si impegni quindi a fare in modo - operativamente e finanziaramente - che il progetto originale dell'architetto Renzo Piano per piantare 90 mila alberi nella città di Milano venga realizzato secondo le modalità e i tempi previsti dal progetto stesso.FIRMATE: http://bit.ly/petizione_alberi_milano..

E INVITATE TUTTI I VOSTRI AMICI

Per firmare bisogna inserire il proprio Nome e Cognome, nonché un indirizzo email per l'attivazione e conferma dei propri dati.
I dati verranno utilizzati soltanto ai fini della petizione.

fonte: http://www.facebook.com/group.php?gid=111110478929556

UNES: AL VIA LA CAMPAGNA “ADDIO AI SACCHETTI IN PLASTICA”.

COINVOLTI 43 SUPERMERCATI A INSEGNA
“U2 PREZZI BASSI 365 GIORNI L’ANNO”.

I punti vendita aderenti all’iniziativa venderanno esclusivamente borse usa-riusa in Tnt (Tessuto-non-tessuto), acquistabili a soli 50 centesimi, e sacchetti biodegradabili in MaterBi, un materiale contenente fibra di mais particolarmente adatto alla raccolta dell’umido.


Milano, 29 Aprile 2010 – Oggi prende il via la campagna “Addio ai sacchetti in plastica” promossa da Unes Supermercati per incentivare l'impiego dei sacchetti riutilizzabili e per ridurre l’utilizzo dei sacchetti in plastica in 43 supermercati a insegna “U2 PREZZI BASSI 365 GIORNI L’ANNO” .
Questa iniziativa era già partita il 1° Aprile nei 12 punti vendita ad insegna U! Unes Supermercati presenti in Torino e provincia e l’obiettivo è di estenderla quanto prima a tutti i punti vendita Unes.

Dopo il successo della recente iniziativa “Porta la sporta” – promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi e sostenuta da Unes Supermercati attraverso la distribuzione di 12 mila borse multiuso in tessuto TNT nei 125 supermercati – l’azienda riconferma così il proprio impegno per promuovere un modello di consumo eco-sostenibile.

“Unes è stata una delle prime aziende della Gdo italiana a promuovere la diffusione di un modello di consumo responsabile verso l’ambiente, sia attraverso innovazioni “verdi” nei suoi punti vendita, sia attraverso la promozione di attività eco-sostenibili e di sensibilizzazione dei clienti”, ha commentato Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato di Unes.

I supermercati coinvolti nella campagna di abolizione dei sacchetti in polietilene venderanno esclusivamente borse usa-riusa in Tnt (Tessuto-non-tessuto), acquistabili a soli 50 centesimi, e sacchetti biodegradabili in MaterBi - un materiale contenente fibra di mais particolarmente adatto alla raccolta dell’umido.

“Fino ad oggi i nostri clienti si sono dimostrati particolarmente sensibili all’esigenza di abolire l’utilizzo dei sacchetti in plastica”, prosegue Mario Gasbarrino. “Intendiamo quindi rafforzare sempre più il nostro impegno per contribuire all’affermazione di modelli di consumo eco-attenti e, al tempo stesso, stiamo rafforzando l’attenzione alla progettazione dei nuovi supermercati con soluzioni tecniche e scelte di strutture di vendita che pongono in primo piano il rispetto dell’ambiente “.

fonte: www.competencecommunication.com

ReAcademy: l'accademia del recupero

ReAcademy è un'associazione che riunisce un gruppo di professionisti di diversa estrazione - ricercatori, architetti, ingegneri, eco-designers che si ispirano ai principi dell'economia ecosostenibile.

La loro missione è promuovere il recupero dei rifiuti attraverso idee e progetti innovativi e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale e creare una rete di realtà e persone interessate alla pratica quotidiana della sostenibilità.

Recuperando i rifiuti e progettando come dare nuova vita e valore ai materiali di scarto, vogliono allargare in senso ecosostenibile la possibilità di scelta dei cittadini, degli imprenditori e delle istituzioni.

Tra i progetti sviluppati finora citiamo:- la produzione di cestini e carrelli in PET riciclato (Keorex), adottati dalle catene della grande distribuzione; il PET è raccolto, attraverso apposite macchine posizionate fuori dai supermercati, direttamente dai cittadini che portano alla macchina le proprie bottiglie e sono ricompensati tramite un sistema di incentivi e sconti; la materia prima (recuperata)ricavata dalle bottiglie, chiamata Keorex, è molto performante e d'utilizzo estremamente flessibile: un esempio è la produzione di carrelli e cestini per la GDO.

La produzione, artigianale in questo caso, di una linea di complementi d'arredo in legno recuperato dalle barriques non più utilizzate: sedie, tavoli, sgabelli, poltrone.

La produzione di una linea di oggetti ricavati da imballaggi di cartone: sedie, borse.- in collaborazione col Politecnico di Torino, la realizzazione di progetti d'architettura basati sull'utilizzo di materiali e soluzioni tecnologiche più ecosostenibili (ma a prezzi concorrenziali rispetto ai modelli costruttivi tradizionali).

Iniziative come queste sono sempre più auspicabili; solamente con l'ingegno, la tenacia e la concretezza si può sperare di aiutare l'ambiente a sopravvivere alle "malefatte" dell'uomo.

MR-PET

MrPET è il nuovo strumento per la comunicazione ambientale.
“Make money saving the planet” è il concetto sintetico dell’economia che salva il pianeta e che la nostra macchina traduce nel premio delle azioni frutto di intenzioni positive ed ecosostenibili.
MrPET è un fenomeno sociale che coinvolge i produttori ed i consumatori su interessi comuni: la bottiglia di PET è una risorsa ed ha un valore; per chi produce il bene di consumo essa è il sistema più economico e facile per presentare un prodotto che comunica al mercato bontà e salute, mentre chi distribuisce e vende, vede nella bottiglia la comoditàe la sicurezza verso il consumatore.
Il consumatore è colui che sceglie il bene, nel farlo paga tutte le qualità offerte, e nel consumare chiude il ciclo del prodotto creando di fatto il rifiuto.
In uno scenario tradizionale questo è sintetizzabile in un processo lineare di produzione di rifiuto, dove la bottiglia è prodotta da un attore per essere usata da un secondo attore ed essere smaltita da un terzo.
L’introduzione della macchina trasforma il ciclo da lineare a circolare e facendolo converte il rifiuto in risorsa.

Il progetto si concretizza attraverso la produzione di strumenti per fare la spesa quali cestini, portacestini e carrelli realizzati con il materiale ricavato proprio dalle bottiglie frutto della raccolta differenziata.
Grazie al progetto “ekologic shop to shop” la plastica esce dal punto vendita sotto forma di bottiglia e ci ritorna sotto forma di cestino.

MrPET è il nostro sistema per misurare e premiare l’impegno nel processo di raccolta, riconoscendo al consumatore un punto “amico dell’ambiente” per ogni bottiglia e quindi trasformando la raccolta differenziata in vera attività economica; per il supermercato
il punto vuol dire garanzia di fedeltà e stima da parte del cliente; per noi la bottiglia vuol dire risorsa materiale ed economica; per le amministrazioni pubbliche, vuol dire primeggiare nel segmento di raccolta differenziata.

MrPET ed "ekologic shop to shop" rappresentano il più completo ed efficace sistema di comunicazione ambientale a disposizione di una azienda.
Il loro punto di forza è la concretezza con la quale dimostrano che l’impegno sociale è la base per il rispetto dell’ambiente.
Ciò che nella realtà succede è che il punto vendita coinvolge attivamente la popolazione adottando un sistema premiato di raccolta differenziata di bottiglie di plastica PET; con la plastica recuperata si producono i cestini e i carrelli per fare la spesa.
Coloro che si recano nel punto vendita posano quindi della materia plastica sotto forma di bottiglie e la riprendono sotto forma di cestino.
Tutto questo innesca importanti fenomeni di economia e di educazione.
Il punto vendita diventa il luogo di istruzione all’acquisto consapevole che porta a sé le famiglie aiutandole nella spesa quotidiana e nella crescita sociale.

Il binomio MrPET e "ecologic shop to shop" ed trasforma il luogodella vendita in punto di riferimento sul territorio capace di creare legami di appartenenza concreti, efficaci e duraturi.
In un punto vendita francese della regione Normandia in meno di un anno 4.942 persone hanno potuto accrescere la loro spesa grazie ai punti ricavati dalla raccolta di 879.580 bottiglie in PET.
Il rispetto per l’ambiente e la ripresa economica passano anche attraverso il recupero delle risorse; il sistema che trasforma le bottiglie in strumenti per fare la spesa ne è la pratica e tangibile dimostrazione.
Il vostro punto vendita diventa il contenitore, il garante e soprattutto il comunicatore di questo processo fatto dalle persone per le persone.

MrPET non è solo economia di materia raccolta: infatti il fenomeno sociale prodotto ha già attirato e convinto alcune aziende, le quali, già sensibili all’aspetto ecologico nei loro processi produttivi, hanno candidato i loro marchi ad occupare gli spazi promozionali offerti sull’involucro della macchina e sullo spazio video.
Grazie a quest’ultimo, i clienti che si recheranno a depositare le bottiglie in PET presso la
macchina riceveranno dai nostri inserzionisti, informazioni e consigli utili per una spesa razionale, conveniente e quindi ecologica.

Principali vantaggi di MrPET

Per il cittadino
• Il cittadino viene ricompensato per il suo comportamento etico ed ecologico.
Per il supermercato
• si aumenta la fidelizzazione del cliente
• Il supermercato beneficia di un ritorno di immagine ecologico.
• se il punto vendita adotta I prodotti della gamma “eko logic shop to shop” comunica in modo
immediato, anche al cliente, il risultato dell’attività di riciclo
Per l’ambiente
• le bottiglie in PET vengono raccolte e non disperse nell’ambiente
• si ottiene il KEOREX, una materia prima seconda altamente performante
• si evita lo spreco di energia, non essendo necessari altri processi di selezione del rifuto.

fonte: www.mrpet-recycling.com

Vuoto a rendere: come ridurre i rifiuti restituendo i contenitori

Nell’enorme quantità di rifiuti che ogni giorno vengono raccolti nelle nostre città si trova una percentuale altissima di contenitori e imballaggi per alimenti: degli scarti che produciamo quotidianamente, magari mentre prepariamo il pranzo o ci dissetiamo, determinando uno spreco di cui tendiamo a non renderci conto.
Per fronteggiare questo problema non è sufficiente promuovere una cultura dello smaltimento dei rifiuti, incentrata sulla raccolta differenziata, ma bisogna puntare alla loro riduzione: produrne meno, insomma, per smaltirli più facilmente, risparmiando sui costi e cercando di non recare danni all’ambiente.
Uno dei metodi più immediati per ridurre la quantità dei rifiuti che produciamo è rappresentata dal vuoto a rendere, e cioè dalla restituzione dei contenitori vuoti di bevande e alimenti: una pratica molto comune fino ad alcuni decenni fa, ma che è successivamente caduta in disuso, fino ad essere (quasi) del tutto abbandonata.
Oggi assistiamo al tentativo di recuperarla e di reintrodurla su base volontaria, grazie ad un disegno di legge presentato in Parlamento dal senatore del Pd Francesco Ferrante, membro della segreteria nazionale di Legambiente e vicepresidente del Kyoto Club. (...)

fonte: www.inaturale.it

P.S.
A questa opportunità, si rifà l'iniziativa Mr-Pet che è il nuovo strumento per la comunicazione ambientale, di cui parlo nel post successivo.

È nata la Rete Nazionale del Cohousing

Nasce a Firenze la rete del Cohousing: insieme le associazioni di base per una comunità solidale e la sostenibilità
Apartitica, senza scopo di lucro vuole interfacciarsi con Enti locali, Regioni, progettisti, costruttori, giuristi, realtà locali.

Firenze- Oltre venti associazioni e operatori si sono ritrovati a Firenze per dar vita alla prima rete di cohousing nata dal basso, individuando obiettivi di riferimento.
Ottanta invitati hanno partecipato all’incontro presso la sede della Provincia.
Esperienze diverse e da tutta Italia; hanno lavorato per un’intera giornata, la mattina, dibattito e approvazione del Manifesto e, il pomeriggio, organizzazione in gruppi per approfondimenti.

E’ nato un organismo libero, aperto, apartitico, senza scopo di lucro.

L’obiettivo della rete è coinvolgere, consigliare chi è interessato, ma anche spiegare che questo modello non è contro: tutti possono trovare il loro spazio e, alcuni, anche un business.
Infatti un’esperienza di cohousing che deve partire ha bisogno di tutto: non solo entusiasmo, ma progettisti, costruttori, impiantisti, produttori di nuove forme di energia, come i pannelli solari, giuristi, associazioni di categoria.
Può collaborare con gruppi di acquisto solidale, associazioni ambientaliste e tutti coloro che si stanno misurando con una nuova coscienza del vivere.
E, ruolo fondamentale, gli enti locali: tra i tanti edifici destinati a deperire, alcuni possono essere ceduti a gruppi con queste finalità, che sono poi sociali, che si insediano in un territorio con modelli di convivenza pacifica, con vantaggio per i Comuni stessi, che vedono aumentare la popolazione e, presidiato, curato, rispettato il territorio.
Anche le Regioni sono chiamate a inserirsi in questo processo: la legislazione sulla casa potrebbe ospitare questa voce, prevedendo misure e incentivi.
In molti Paesi è realtà consolidata (Danimarca, Europa centro-nord, ma anche California).
In Italia non sono molte le esperienze già attive, ma quelle che ci sono, una decina, dimostrano di avercela fatta, dopo essersi scontrate con le maglie della burocrazia e della diffidenza e, altre ce la stanno facendo.
Non si tratta di sogni, ma di un contributo per una società più serena, con un’attenzione particolare al rispetto dell’ambiente.
Tra poco anche un sito Internet che aiuterà a muoversi nelle diverse problematiche, a considerare questa esperienza un percorso possibile, oltre a fornire consulenza.

Per informazioni: Tel: 392.4698657 (Massimo Giordano) - Email: lucevang@gmail.com

fonte: www.lisolachece.org

lunedì 26 aprile 2010

COLLETTA CIVICA per PIANTARE 90.000 alberi a Milano

L'idea di una colletta civica per sostenere il progetto di piantare 90.000nuovi alberi in citta', che ho lanciato sul Corriere della Sera grazie all'intuizione di una partecipante alla nostra mailing list (Annamaria Beltrami), mi sembra sensata per una serie di significati che vanno al di la' del prestigio deinomi coinvolti (Piano, Abbado) e perfino della specificita' dei progetti proposti. Sembra una risposta provocatoria nei confronti dell'Amministrazione.
Ma non e' cosi', o almeno lo e' solo in minima parte.
Io credo che questo episodio rifletta quello che e' diventata Milano: una citta' che non riesce piu' a volersi bene.
Se Piano e Abbado avessero proposto, anziche' alberi, la messa a dimora di 90.000 nuovi pali, tralicci e tabelloni per insegne pubblicitarie, sarebbero stati accolti con una standing ovation dalla Giunta e dalla Confcommercio.
Nessun problema per gli scavi, i lavori, i sottoservizi da spostare...
Visitare qualunque altra citta' europea significa disintossicarsi, oltre ai polmoni, anche gli occhi e la mente: in queste citta' vedi le citta', mentre a Milano fai fatica.
"L'albero mi impedirebbe la sosta del cliente e mi metterebbe in ombra l'insegna del negozio!". Sembra cabaret di Jannacci insieme a Cochi e Renato, in realta'si tratta di un autorevole parere di un rappresentante della categoria deicommercianti.
Nell'ostracismo verso gli alberi in centro c'è anche questa componente, la stessa che pretendeva di non pedonalizzare via Dante e CorsoVittorio Emanuele.
Ma anche questa spiegazione da sola non basta.Sono convinto che esistano anche fondate ragioni economiche e ambientaliche devono far riflettere: conviene di piu' piantare un albero in centro o, con la stessa cifra, 1000 in periferia?
Ma anche questa spiegazione da sola non e' sufficiente, perche' nasconde il lato profondo, oscuro della questione.
Milano e' piena di bellissimi controviali alberati che poche citta' europee possiedono: ma si tratta di spazi occupati dalla sosta (abusiva e tollerata)delle automobili; l'erba e' scomparsa, le radici ferite, l'albero e' sostanzialmente un intruso.
Allora si costruiscono box interrati nelle piazze e il primo intervento autorizzato e' l'abbattimento degli alberi d'alto fusto esistenti: si e' vero, ci spiegano, erano belli ed avevano chiome spettacolari che garantivano ombra e vento ad anziani e bambini nelle giornate calde, ma davano fastidio al cantiere.
Ma da cosa nasce questo rapporto difficile fra Milano e gli alberi?
Piantare un albero significa poi averne cura negli anni.
Avere cura della bellezza e della salute di un albero in centro a Milano significa avere acura la bellezza e la salute della propria citta'. E la cura riflette il livello di attenzione, di importanza che diamo alla qualita' dello spazio pubblico, civico, nel quale abitiamo e operiamo insieme.
La bellezza e lasalute individuali possiamo procurarcele al centro fitness o nel week-end in montagna; pero' poi ritorniamo in citta' e la bruttezza di Milano riflette anche la nostra, inevitabilmente.
La "colletta civica" puo' avere allora il semplice scopo di affermare un principio: una citta' che non trova spazi e risorse per gli alberi e' una citta' che non trova amore e cura per se' stessa.Che ne pensate?
Vi giro di seguito poche righe di testo per aderire all'iniziativa.
E', come vedete, un'iniziativa puramente civica, non di parte.
Vi chiedo di fare il passaparola via web e mail a Comitati, Associazioni, gruppi vari.
Hanno gia'aderito, dopo aver letto l'articolo di sabato scorso sul Corriere, Slow Food,Gruppi di Acquisto Solidali, Croce Bianca.
Altre breve faremo girare le modalitàdi adesione.
Fatemi sapere se e quali contatti riuscite ad attivare. grazie a tutti.
Enrico Fedrighini

"Una "colletta civica" per mettere a dimora a Milano i 90.000 nuovi alberi offerti dal maestro Abbado è un atto di fiducia nel senso civico dei cittadini e un gesto di amore verso questa città. Non è un'iniziativa di parte, non interessa fare polemiche politiche.
Diciamo una cosa molto semplice: migliorare e abbellire la città con migliaia di nuovi alberi è un obiettivo che condividiamo e sosteniamo; se vi sono problemi a reperire i fondi necessari per acquistaree mettere a dimora le piante, questo diventa anche un nostro problema come cittadini, di cui vogliamo farci carico.
Con questa iniziativa non intendiamo sostenere questo o quel progettista, né sostituirci ai competenti uffici tecnici dell'Amministrazione comunale.
Desideriamo semplicemente avere il privilegio di dare una mano (ognuno in base alle proprie possibilità) perché Milano diventi più bella e vivibile per tutti.
Una città che non trova spazie risorse per gli alberi è una città che non trova amore e cura per sé stessa."

Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano
capogruppo Verdi

venerdì 23 aprile 2010

XV Premio Biol


Oltre 300 oli in concorso da vari continenti.
Fino al 30 convegni, corsi, laboratori, mostre, degustazioni e cultura con epicentro il "Festival dell'Olivicoltura Etica e dell'Agricivismo" tra Piazza Ferrarese e La Vallisa
Da lunedì Bari sarà capitale mondiale dell'olio biologico.
Apre infatti i battenti il XV Premio Biol, la più grande kermesse internazionale dedicata all'olivicoltura biologica che pone, come ormai da tradizione, l'Italia e la Puglia al centro dello scenario mondiale del settore.
La nuova edizione è in programma dal 26 al 30 aprile nel centro storico e in periferia, con corsi e convegni nonché un "Festival dell'Olivicoltura Etica e dell'Agricivismo" a base di incontri, laboratori, mostre, degustazioni e appuntamenti culturali.
La manifestazione sarà presentata venerdì 23 aprile, alle 11, al Comune di Bari.
Ufficio Stampa: Fabio Nardulli - 339 1307311 - stampa@premiobiol.it

giovedì 22 aprile 2010

2010. Bio: nuovo record mondiale

In tre anni, la superficie coltivata con i metodi dell'agricoltura biologica è cresciuta globalmente di tre milioni di ettari.
La crescita maggiore si è avuta in America latina e in Europa.
Questi i dati di uno studio Biofach 2010 elaborati dall'Istituto di ricerca di agricoltura biologica (Fibl) e la Federazione internazionale di agricoltura biologica (Ifoam).
La quota maggiore di coltivazione bio certificata si trova in Oceania (34,7 %), seguita da Europa (23,4 %) e America Latina (23 %).
L'Australia continua a rappresentare la più grande area di superficie certificata bio con 12 milioni di ettari, seguita da Argentina (4 milioni di ettari), e Cina (1,9 milioni di ettari).
L'Italia è assestata sui 1,2 milioni di ettari.
Il mercato mondiale dei prodotti biologici ha raggiunto un valore di oltre 50 miliardi di dollari nel 2008. è una buona notizia anche per il clima: l'agricoltura biologica contribuisce efficacemente nella lotta contro i cambiamenti climatici perché è meno energivora, emette meno gas a effetto serra e svolge la funzione di assorbire CO2.

fonte: www.it.notizie.yahoo.com

2010. L'anno della biodiversità

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità. In tale occasione il mondo è invitato a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per salvaguardare la vita sulla Terra.
È anche uno scudo per la salute umana, oltre ad essere fondamentale per l'agricoltura.
La protezione della natura serve anche alla lotta contro il cambiamento climatico. La conservazione del mondo animale e vegetale ha la stessa priorità della tutela del clima, e non agire adesso significherebbe andare incontro a costi enormi in futuro.
Il 2010 è stato indicato anche come l'anno "del countdown", della svolta per la biodiversità mondiale, il momento in cui i governi dovranno dimostrare di essersi presi cura del loro ambiente. Una situazione complessa.
Per questo, la Giornata mondiale della biodiversità di quest'anno è particolarmente importante.

fonte: www.it.notizie.yahoo.com

Convegno Centromarca 'La marca alla sfida dello sviluppo responsabile' a Impatto Zero®

Evento di massimo interesse per i direttori comunicazione e i protagonisti dell'industria italiana, il nuovo convegno di Centromarca è dedicato alla convivenza tra obiettivi di crescita e istanze sociali e ambientali.

I lavori, aperti da Rossella Saoncella, dg Granarolo e consigliere di Centromarca, saranno coordinati da Giuseppe Frangi, direttore del settimanale Vita.

Partecipano, tra gli altri, esponenti di Edelman, Aaster, Illycaffè, Nestlé Waters, Eni, L'Oreal, Hbc Italia, Barilla. Conclusioni di Luigi Bordoni, presidente di Centromarca.

L'obiettivo è delineare i vincoli e le opportunità che l'impegno della Csr comporta per la moderna industria di marca.

Ingresso previa adesione aziendale, mercoledì 21 aprile, 9:30 Centro Svizzero di via Palestro 2, Milano.


fonte: www.lifegate.it

A Milano non c'è spazio per il verde!!!

Con questa prima comunicazione, avvio la serie "Milano e l'ambiente" che verrà aggiornata con interventi ricevuti da Enrico Fedrighini, capo gruppo dei Verdi e consigliere comunale a Milano e da altre notizie prese qua e là sull'ecologia in città.
Qui troverete le buone e le cattive notizie...

Cari Amici,
non e' un problema di sottoservizi, sponsor o riserve di bilancio che
mancano: Milano "respinge" il progetto di Piano-Abbado per una ragione
molto più semplice: a Milano non c'e' spazio fisico per il verde e non si
intende recuperarlo, sottraendolo ad altri usi.
Il 75 per cento del territorio comunale e' impermeabilizzato (fra costruzioni e superfici
stradali).
Abbiamo un rapporto di mq. verde per abitante di poco superiore
ai 10 mq/abitante, tenendo conto pero' anche delle aiuole spartitraffico.
Cio' che manca, soprattutto, e' il verde "di quartiere": piazze e oasi di verde, fruibili a breve distanza dalle abitazioni.
Mi correggo: ne esistevano di piazze e isole simili, ma in molti casi sono state sacrificate nel decennio Albertini al business dei box interrati.
Altro che piantare nuovi alberi: ne hanno tirati giu' a decine!
Il progetto Piano-Abbaddo prevedeva la messa a dimora di 90.000 alberi, con importanti interventi nelle zone centrali della città.
Ma qui ha incontrato due sostanziali nemici: la sempre più determinante (per le politiche
urbane) lobby dei commercianti (gli alberi tolgono spazio alla sosta delle auto dei clienti, e alla visibilita' delle insegne dei negozi ...), e il partito dell'auto nella maggioranza che governa Milano, sempre molto sensibile a questi richiami.
Nel resto d'Europa le citta' viaggiano, per loro fortuna, su altre lunghezze culturali e di progetto. A Milano invece gli alberi sono accomunati al destino delle piste ciclabili e delle corsie riservate per i tram: vanno bene, ma fino a che non tolgono spazio ai SUV...

Andiamo avanti se possiamo, nonostante tutto...
Un caro saluto a tutti.

Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano
Capogruppo Verdi

www.enricofedrighini.it
info@enricofedrighini.it

Concorso "EXPOPACK"

ExpoPack”, il concorso lanciato da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, con il patrocinio di Expo 2015, in partnership con Assocarta, Assografici, Amsa, Slow Food e Symbola e con la rivista Interni.

Il concorso istituisce un Premio per la progettazione di un Pack in carta o cartone che sia riciclabile al 100% e che incarni i valori di eco-sostenibilità ambientale, coerentemente con il tema dell’edizione italiana dell’EXPO: “Feeding the Planet, Energy for Life”.

www.comieco.org

mercoledì 21 aprile 2010

David De Rothschild & Plastiki: la barca dei rifiuti


Non tutte le plastiche si assomigliano.


A provarlo, un giovane, rampante ereditiero di una dinastia di banchieri e il suo team di giovani avventurieri che si sono imbarcati in un’impresa decisamente fuori dal comune.

Il gruppo ha costruito una barca di oltre 28 metri fatta, appunto, di plastica, ma non una plastica qualsiasi. Il libertino David de Rothschild, definito dalla rivista Wired come una via di mezzo tra un eco-playboy e un ambientalista serio, ha infatti realizzato gli oltre 18 metri di scafo in una nuova plastica facilmente riciclabile realizzata a partire da bottiglie da due litri.

Ce ne sono volute ben 12.500, oltre al fatto che l’energia è assicurata da pannelli solari e turbine eoliche.
Il risultato è il Plastiki, partito ad aprile da San Francisco, in California, per arrivare fino a Sidney, in Australia, dove attraccherà dopo 100 giorni di viaggio e 17.000 chilometri di mare.

Una volta terminato il viaggio, verrà riciclata e trasformata in fibre tessili o borse di plastica per la spesa, a loro volta riciclabili.

L’Obiettivo è catturare l’attenzione sui pericoli dell’inquinamento dei mari e suggerire una soluzione: l’utilizzo della spazzatura come risorsa.

Le tappe si possono seguire in diretta attraverso i due siti dedicati: http://www.theplastiki.com/ e http://www.adventureecology.com/

fonte: www.stopthefever.it

Materiali e prodotti riciclati in edilizia: 11 soluzioni verdi

Sono numerosi i manufatti realizzati con materiali riciclati che trovano applicazione in edilizia.

Questi manufatti sono, per la maggior parte dei casi, realizzati con materiali riciclati provenienti da plastica, carta, alluminio, gomma, acciaio, vetro e legno, che, una volta riciclati, vengono trasformati in: tubazioni, vespai pavimentazioni, casseri, pannelli isolanti, tondini, badili, serramenti, porte, finestre, minuteria, secchi, piastrelle, imballaggi, rifiniture e altri prodotti ancora.
Per comprendere le principali applicazioni, che si differenziano da materiale a materiale per via delle caratteristiche, delle funzioni e della composizione (vergine, pre e post-consumo), vengono di seguito riportati alcuni esempi suddivisi per tipologia di materiale riciclato.

Plastica
A seconda della tipologia, della provenienza e della qualità, la plastica riciclata trova largo impiego nel settore edile sotto forma di pavimentazioni, isolanti, tubazioni, vespai, secchi, imballaggi, contenitori, accessori vari, asfalti, laterizi, segnaletica. Anche la plastica eterogenea, miscela costituita da quella parte di materia plastica proveniente dalla raccolta differenziata che non viene recuperata a causa dell’eccessiva degradazione o per le difficoltà riscontrate nei processi di separazione, ha trovato in questi ultimi anni largo impiego per la realizzazione di pavimentazioni e arredi per esterni.

Carta
La carta recuperata post-consumo deriva principalmente da imballaggi di cartone, giornali, prodotti cartari provenienti dalla raccolta differenziata urbana e industriale.Casseri, pannelli fono e termoisolanti, tamponamenti, imballaggi, accessori e intonaci rappresentano alcune delle principali applicazioni di carta da macero nel settore.

Legno
Con l’avvento della bioarchitettura, i pannelli in fibre di legno di conifera non trattato recuperato da scarti di segheria e aggregato senza aggiunta di leganti artificiali, stanno trovando notevoli applicazioni nella realizzazione di nuovi edifici, principalmente nella realizzazione di sistemi isolanti per tetti, solai e pareti. Altro impiego con funzioni più strutturali per la realizzazione di pareti portanti sono i blocchi costituiti da cemento e legno riciclato post-consumo proveniente dal recupero di pallets e bancali. Le numerose applicazioni del legno riciclato sotto forma di polverino (segatura), fibre e scaglie permette, inoltre, la realizzazione di pavimentazioni, isolanti, pareti e imballaggi.

Alluminio
Le caratteristiche dell’alluminio riciclato sono del tutto simili a quelle del materiale primario e per questo motivo, una volta depurato da corpi estranei e rifuso in lingotti, viene riutilizzato in tutti i processi di lavorazione a cui è sottoposta anche la materia prima vergine e normalmente reimpiegato per la realizzazione di beni durevoli indirizzati verso gli stessi comparti industriali da cui provengono i rottami. Primo fra tutti, il settore dei trasporti, che assorbe più della metà della materia prima seconda disponibile, seguito da quello edile e domestico. Sono innumerevoli le applicazioni dell’alluminio riciclato in edilizia e queste spaziano dagli attrezzi ai serramenti, dagli accessori alle rifiniture e componentistica varia.

Vetro
Il vetro recuperato pre-consumo è principalmente ottenuto da vetro piano (residui di lavorazione delle lastre), da scarti di produzione e prodotti con difetti di fabbricazione (vasi, bottiglie, flaconi e altri imballaggi). La componente post-consumo (circa la metà del totale recuperato) proviene, invece, da vetro di imballaggio derivante dalla raccolta differenziata e ottenuto da prodotti giunti al termine del loro ciclo di vita, come bottiglie, vasi, finestre, specchi, parabrezza, lampadine, schermi di Pc e televisori. Una volta riciclato, il vetro trova diverse applicazioni in edilizia come piastrelle, pavimentazioni, pannelli isolanti, smalti e come inerte espanso di alleggerimento, all’interno di blocchi di muratura.

Acciaio
In Italia, la materia prima seconda recuperata preconsumo costituisce più di un terzo del totale avviato al consumo ed è rappresentato in larga parte da cascami (ritagli, lamiere, lamierini, torniture) derivanti dalle lavorazioni effettuate presso le industrie e le officine meccaniche. Un altro terzo viene recuperato come post-consumo attraverso la rottamazione di autoveicoli, elettrodomestici o altri beni durevoli, oppure attraverso la raccolta di imballaggi di acciaio e banda stagnata. Un’importante quantità deriva, infine, da demolizioni industriali, civili, ferroviarie e navali (ferro da cemento armato, strutture di sostegno, apparecchiature industriali). Come per l’alluminio, sono innumerevoli le applicazioni dell’acciaio riciclato in edilizia: tondini, gabbie, travi, attrezzi vari, lamiere, strutture portanti, reti metalliche, pali, tubature, minuteria, accessori.

Gomma
La maggior parte della gomma riciclata post-consumo viene ottenuta dal recupero dei pneumatici usati e in minor parte anche da pavimentazioni e rivestimenti temporanei dismessi. Per quanto riguarda il settore edile, la gomma, una volta riciclata, trova applicazione nelle superfici drenanti per campi di erba sintetica, condotte idriche, asfalti, superfici antitrauma per aree gioco o pavimentazioni sportive, pavimentazioni antisdrucciolo, isolanti, guaine impermeabilizzanti, accessori per arredo urbano e stradale (dossi di rallentamento, cordoli, paletti), componenti per infrastrutture viarie, tranviarie e portuali (antivibranti per rotaie; paracolpi per banchine).

Ripensati per l’edilizia
Una delle maggiori forme d’inquinamento ambientale deriva dai materiali di risulta dal processo edilizio. Analizzando il mercato ci si accorge che molti di questi manufatti sono realizzati con materiali riciclati provenienti da plastica, carta, alluminio, gomma, acciaio, vetro e legno. Una volta reperiti e lavorati vengono trasformati in tubazioni, vespai pavimentazioni, casseri, pannelli per l’isolamento acustico e termico, tondini, serramenti, porte, finestre, minuteria, piastrelle, imballaggi, rifiniture e molti altri prodotti ancora. In rassegna trovano spazio una serie di soluzioni che hanno subito un processo di trasformazione “sostenibile” e che sono attualmente in commercio.

fonte: www.edilio.it

Bando fonti rinnovabili: nuovo bando in Friuli

I fondi del Piano Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, ha approvato il Bando per l'assegnazione di contributi per interventi volti allo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia - biomasse, per un ammontare complessivo di oltre 10 milioni di euro.

Tale documento definisce le modalità e i termini per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti previsti dal Piano Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007 - 2013 del Friuli Venezia Giulia.

E' riferito in particolare all'Obiettivo competitività regionale e occupazione, specificamente alla Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili per la parte relativa alla linea di intervento 'Sfruttamento di fonti rinnovabili', compresa nell'Asse 5 'Eco sostenibilità ed efficienza energetica del sistema produttivo'.

Il Governo regionale ha altresì deliberato di assegnare a tale bando risorse finanziarie pari a oltre 10 milioni e 335 mila euro. Tale somma si compone della quota a carico del FESR, che è pari a 3 milioni e 288 mila euro, e della quota a carico dello Stato, per oltre 7 milioni di euro.

Gs di via Tevere punta al top con un concept innovativo

A Roma un punto di vendita con ambientazione premium caratterizzato da uno spazio degustativo (Da Mark Up 187)

Nel momento in cui Carrefour decide di dare il via alla conversione dell'insegna Gs in Carrefour Market, nasce a Roma un Gs di livello top.

Si tratta di Gs di via Tevere di proprietà del gruppo Luciani, storico operatore della distribuzione organizzata romana.
Situato nel centro di Roma, il nuovo concept mira a soddisfare esigenze evolute riunendo 3 valenze: distribuzione, produzione e ristorazione con spazi appositi nei quali è possibile consumare prodotti ready-to-eat e piatti pronti readyto-cook.

Il progetto è attento all'aspetto green attraverso l'utilizzo di un impianto fotovoltaico della potenza di 3 kw circa che consente di ricaricare le batterie di un veicolo commerciale per la consegna a domicilio.

Con un'autonomia di 110 km può essere ricaricato in modalità rapida in sole 2 ore. Un risultato cercato come dichiara Ginaluca Luciani: “La salvaguardia e la tutela dell'ambiente sono temi che non possono essere trascurati.
Con questa iniziativa crediamo di aver realizzato qualcosa di concreto contro l'inquinamento atmosferico con l'utilizzo di energie alternative”.

www.mark-up.it

Retail Senza Frontiere 2010 Quando l’innovazione batte la “crisi”

Milano, 26 maggio, 9.00 – 16.30 – Doria Grand Hotel


I temi del convegno



• Ricerca Retail Innovations 6: ultimo aggiornamento su tendenze e casi internazionali (realizzata da Kiki Lab con la Business Alliance Ebeltoft )


• Highlights dal NRF 2010 di New York e dal World Retail Congress 2010 di Berlino:
testimonianza di Fabrizio Valente (Kiki Lab)

• Testimonianze aziendali

- Carpisa (Sergio Ubaldo – Dir.Svil.)
- Chicco (Rossana Subrizio -Ret. Market. Man.)
- Coop Adriatica (Tiziana Primori – Dir. Gen.)
- Eataly (Oscar Farinetti - Pres.)
- Pirelli Tyre (Francesco Pietrangeli- Mark. Man.)
- Retail Design (Paolo Lucchetta - A.D.)
- Mediamarket (Luca Lanfranchi – Dir.Ven. Saturn)

I partecipanti riceveranno una copia del rapporto Retail Innovations 6.
Quando l’innovazione batte la “crisi".

Costo iscrizione: 500€ + iva. Agevolazioni per i membri del Kiki Retail Lab

Per informazioni: kiki@kikilab.it – 030 22 16 81

fonte: http://www.kikilab.it/

TECNOLOGIE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

Il 9 e il 10 giugno 2010 Ipack-Ima terrà a Bologna un simposio di approfondimento dedicato alle tecnologie per garantire la sicurezza nella filiera alimentare.

Due giornate di incontri, due plenary lectures, due tavole rotonde, quattro sessioni di filiera e quattro sessioni tecnologice per discutere di tecnologie per l'ultraclean, tracciabilità e rintracciabilità, sistemi di monitoraggio, tecnologie combinate di IT/preprocessing/ confezionamento protettivo, catena del freddo, imballaggi e materiali a contatto con gli alimenti.Un autorevole Comitato Scientifico presieduto dal Prof. Claudio Peri e composto da un team di esperti, ha già definito i temi dell'evento, e il panel di prestigiosi relatori.

I TEMI
9 giugno 2010
Plenary Lecture: "La Sicurezza Alimentare: i problemi e le soluzioni"Sessioni parallele dedicate a:
Sicurezza alimentare nella filiera ortofrutticola
Sicurezza alimentare nella produzione di carne e latte
Sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo
Alimenti per i consumatori con allergie e intolleranze alimentari
Tavola rotonda: "Filiere corte: quali vantaggi per il consumatore?"In collaborazione con Mark-Up

10 giugno 2010
Plenary Lecture: "Orientamenti dell'Unione Europea in materia di Sicurezza dei materiali a contatto per alimenti"Sessioni parallele dedicate a:
Sicurezza alimentare nella produzione e distribuzione di "convenience foods"
Sicurezza alimentare nella filiera dei cereali e derivati
Sistemi di controllo del rischio igienico e di garanzia della sicurezza
Sistemi di rintracciabilità e prevenzione del rischio nelle filiere alimentari
Tavola rotonda: "Sicurezza comunicata, sicurezza percepita"
Conclusione lavori: "Trust and trustworthiness. An ethics for the agri-food chain"

Scarica il programma e il panel dei relatori

Condizioni particolari per iscrizioni entro il 15 maggio: scarica la scheda di iscrizione
Per informazioni e iscrizioni:Ipack-Ima Spa - Angela Putignano: aputignano@ipackima.it

fonte: http://www.mark-up.it/

martedì 20 aprile 2010

Innovazioni per fare impresa nel rispetto dell’ambiente


Premiati nel corso di Ecopolis i vincitori del Premio Impresa Ambiente 2010, il riconoscimento per le aziende che si sono distinte in un'ottica di Sviluppo Sostenibile, Rispetto Ambientale e Responsabilità Sociale.
La premiazione si è svolta in occasione di Ecopolis la manifestazione internazionale dedicata ai temi dell'ambiente urbano e della sostenibilità.
Tra i 130 progetti in concorso - presentati da aziende di tutta Italia - la Giuria ha selezionato ‘il meglio' dell'innovazione sostenibile e scelto i 4 vincitori, uno per ogni categoria: Gestione, Prodotto, Processo/Tecnologia, Cooperazione Internazionale.

Come già nelle precedenti edizioni, anche nella sua quarta edizione il Premio promosso dalla Camera di Commercio di Roma ha portato alla ribalta progetti di grandi aziende, ma anche - e soprattutto - di piccoli imprenditori con un forte potenziale, che hanno fatto dell'attenzione all'ambiente uno degli asset strategici per la competitività.
La Giuria ha anche assegnato due Premi Speciali Giovane imprenditore, riconoscimento riservato a titolari o dirigenti d'impresa under 40.
I premiati - che si sono distinti per le loro spiccate capacità manageriali e gestionali, e per l'attenzione rivolta all'innovazione e alle attività di ricerca dedicate allo sviluppo ecosostenibile: sono, ex-aequo, Elisa Pedrazzoli del Salumificio Pedrazzoli, in provincia di Mantova, e Lucio Panizza della Archimede R&D di Bologna.

La prima è un'imprenditrice che fa della gestione green-oriented il tratto distintivo della competitività della propria azienda biologica, ponendosi l'obiettivo di vendere - assieme al prodotto - anche un valore etico, morale e sociale.
L'imprenditore bolognese, invece, da anni cerca di proporre nella sua piccola azienda idee e soluzioni dal forte contenuto innovativo.
Tra queste, il "Progetto Bubbleboat": una speciale vernice antivegetativa biocompatibile da applicare su carene di navi e imbarcazioni.
Le imprese vincitrici saranno ammesse di diritto alla prossima edizione dell'European Business Awards for the Environment, rappresentando a livello continentale le eccellenze italiane.
Categoria Migliore Gestione
Vincitrice dell'edizione 2010 è l'azienda agricola umbra Castello Monte Vibiano Vecchio di Perugia, con il progetto "360° green revolution", nome che lascia trapelare in che modo la sostenibilità entri a tutto tondo nel processo produttivo di questa impresa.
La gestione aziendale è infatti orientata a rendere pienamente sostenibile ogni livello di produzione, puntando ad aumentare contestualmente la qualità dei prodotti e quella della vita delle persone che lavorano in azienda.
Già nel 2008, l'azienda ha azzerato le emissioni dei gas ad effetto serra: l'energia che fa muovere i veicoli aziendali a trazione elettrica viene infatti prodotta da un impianto fotovoltaico. I trattori, invece, sono alimentati a biodiesel, mentre i fertilizzanti usati in azienda (di sola origine organica) vengono azotati.
L'azienda, inoltre, possiede già 200 ettari di bosco, e ha deciso di prenderne in gestione altri 180. Gli edifici aziendali, infine, sono tinteggiati con vernici ad alto potere riflettente, per incrementare così l'albedo terrestre.

Vengono assegnate in questa categoria anche due menzioni speciali:
La prima va alla "Gestione ambientale integrata" di Intesa Sanpaolo di Torino: una grandissima impresa che oltre ad aver certificato ben 161 siti, facendo della gestione ambientale un tratto distintivo, ha anche messo in linea, per famiglie e imprese, specifici prodotti finanziari ‘ambientalmente caratterizzati', contribuendo così concretamente alla diffusione dell'economia verde.
L'altra menzione speciale va al progetto "Leaf Community", del Gruppo Loccioni di Rosora (Ancona). Una comunità/impresa ecosostenibile con abitazioni e appartamenti a emissioni-zero, e con uffici alimentati dall'energia prodotta da suolo, acqua e terra.
Un primo laboratorio reale e in costante evoluzione per sperimentare un nuovo "stile di vita", con uno slogan chiaro: "il futuro sostenibile nasce in un luogo sostenibile".

Categoria Miglior Prodotto
Si aggiudica il premio per la categoria "Miglior prodotto", il progetto "Made in Carcere" della Cooperativa Officina Creativa di Lecce. Si tratta di una cooperativa sociale tutta al femminile (nata nella casa circondariale di S. Nicola di Lecce) che, riciclando tessuti di scarto, produce borse dal design molto creativo.
L'etichetta apposta su ogni prodotto indica che il tutto viene "realizzato con tessuti di scarto e riciclati per offrire un'altra chance alle donne detenute e una doppia vita a tessuti ed oggetti". Una sostenibilità a tutto tondo, quindi, quella della cooperativa salentina, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, che ha consentito così anche la reintegrazione sociale di un gruppo di donne detenute.
Importante - e non certo secondario ai fini dell'attribuzione del premio - è il quantitativo di merce finora venduta: oltre 100.000 pezzi nei principali mercati, da Milano a Londra, New York, Stoccarda.

Per questa categoria, che ha registrato quest'anno 79 candidature, con numerosi progetti di valore, vengono assegnate ben quattro menzioni speciali.
General Strade, della provincia di Monza, con "Kyoto Asphalt: un conglomerato bituminoso chiaro ottenuto con bitume decolorato additivato con biossido di titanio. Si tratta di un materiale innovativo che limita il surriscaldamento da irraggiamento solare e tende a ridurre gli inquinanti prodotti dal traffico, risultando particolarmente adatto in ambiente urbano.
Dealer Tecno, di Civitavecchia ha invece presentato "Xeolo", una turbina eolica per la produzione elettrica ad asse verticale e con limitato impatto visivo.

Energy Resources ha proposto la "Sonda geotermica a spirale", un prodotto ad alta efficienza energetica che può essere inserito senza difficoltà all'interno dei pali di fondazione degli edifici e direttamente in terra, con notevoli vantaggi dal punto di vista tecnico ed economico.

Infine, Whirlpool Europe, con sede a Comerio, in provincia di Varese, in concorso con "Green Generation", una linea di elettrodomestici "verdi" che, attraverso l'uso di particolari sensori, permette di risparmiare acqua, detersivo, energia e tempo.

Categoria migliore innovazione di processo/tecnologia
Vincitrice è PRO.S.IT., azienda di Napoli che produce infissi in legno con un processo innovativo che permette di ridurre gli scarti, eliminare l'utilizzo dei collanti, recuperare gli sfridi di legno a fini energetici e limitare l'inquinamento utilizzando un sistema di verniciatura con tinte idrosolubili.
Tra i plus dell'azienda segnalati dalla Giuria, spicca lo stretto rapporto con realtà accademiche di ricerca, prima tra tutte l'Università Federico II di Napoli.

Si sono distinte e ricevono menzioni speciali due altre aziende: il Consorzio Cuoio- Depur di San Miniato (Pisa) con "Fertilandia" - un innovativo progetto per il recupero di rifiuti particolarmente pericolosi (quale il liquame da conceria), trattati e successivamente riutilizzati per la produzione di fertilizzante organico - e Aslan di Padova, grazie al suo progetto "Aslan Green Cleaning", che sostituisce i tradizionali metodi di disinfezione chimica in vari ambiti (dal settore sanitario a quello agroalimentare), utilizzando ozono prodotto con bassi consumi energetici.

Migliore Cooperazione Internazionale.
Si aggiudica il Premio per la "Migliore cooperazione internazionale" la Cooperativa Fair di Genova-Novara, con il progetto "Made in NO".
Si tratta di una filiera tessile ad alto tasso di sostenibilità, sociale e ambientale.
La Cooperativa, infatti, ha creato - tra Brasile e India - una rete di piccoli produttori di cotone biologico, mettendola in contatto con un gruppo di piccoli artigiani ed ex terzisti del tessile del novarese.
Obiettivo: dare vita alla prima linea italiana di intimo biologico ed equosolidale, capace di creare ritorni economici e produttivi importanti.
Il coinvolgimento di realtà economiche brasiliane e indiane, e di gruppi di artigiani del distretto tessile di Novara testimonia, in un periodo di forte crisi, la volontà di attuare un'economia diversa e sostenibile, che prova a dare risposte alle contraddizioni sociali del nostro tempo, nel Nord come nel Sud del mondo.

Menzione speciale per la CMB-Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (Modena), con il progetto "Impresa cooperativa come strumento di sviluppo umano ed economico in Malawi".
L'obiettivo è quello di aumentare, attraverso un tutoring attivo da parte di CMB, le capacità gestionali ed imprenditoriali della cooperativa polifunzionale ‘Andiamo Youth Cooperative Trust' del Malawi, generando le risorse necessarie ad accrescere la sostenibilità delle sue attività sia economiche (falegnameria, meccanici, elettricisti, costruttori e technological center) che sociali (tra cui asili e scuole primarie, superiori tecniche e scuole di musica).

Porta la Sporta


La settimana nazionale promuoverà l'utilizzo della borsa riutilizzabile invece dei sacchetti in plastica e monouso dal
17 al 24 aprile in più di 100 Comuni italiani.
La campagna promossa dall' Associazione dei Comuni Virtuosi, Wwf, Italia Nostra, Fai e Adiconsum, lanciata nel marzo 2009 vuole sensibilizzare non solo i consumatori, ma anche i commercianti, aziende, imprese, associazioni e organizzazioni no profit, scuole di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali a divulgare la cultura del non uso del sacchetto di plastica, come esempio emblematico di uno stile di consumo "usa e getta" non più sostenibile.
L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio di enti come la Regione Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Marche, Emilia Romagna, e adesioni da associazioni nazionali.
La settimana nazionale costituisce il secondo evento, dopo la giornata internazionale "Plastic Bag Free" dello scorso 12 settembre, che viene promosso nell'ambito della campagna "Porta la Sporta" lanciata nel marzo 2009.
Partendo dal sacchetto di plastica, si vuol rendere consapevole il cittadino sulla relazione esistente tra un automatismo abitudinario quotidiano e i danni ambientali conseguenti per rendere quasi inevitabile l'acquisizione dell'abitudine corretta.
In un solo anno, in Europa, vengono consumati e gettati nell'ambiente circa 100 miliardi di sacchetti di plastica usa e getta.
E' stato stimato che la vita media di ogni sacchetto è inferiore ai 20 minuti e che, se usassimo una borsa di tela, potremmo risparmiare circa 22176 sacchetti durante una vita media.
Gli effetti sulla fauna marina sono devastanti.
Quasi il 90% del rifiuto galleggiante in mare è costituito da plastica non biodegradabile in quanto derivata dal petrolio con gravissime conseguenze per la natura.
Si calcola inoltre che i sacchetti uccidono ogni anno oltre centomila esseri viventi.
Per partecipare alla settimana è necessario promuovere una o più iniziative che possano concorrere a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di adottare una borsa riutilizzabile in ogni situazione di acquisto e trasporto.
Le iniziative possono consistere in eventi di comunicazione, informazione, promozionali, o azioni concrete.
L'iniziativa di partecipazione può durare tutta la settimana o avvenire in una o più giornate della stessa.
Ulteriori dettagli sull'iniziativa e sulle modalità di adesione sono contenuti nei documenti disponibili sul sito http://www.portalasporta.it/.

Le nuove borse in cotone fairtrade per la spesa da NordiConad


Per una spesa ecologica, l'insegna presente in Liguria, Piemonte, Valle D'Aosta ed Emilia, inserisce gli shoppers in cotone coltivato in India.
E Alber's propone in 200 punti vendita i calzini Bio e FairtradeNuovi prodotti in cotone certificato Fairtrade.
Le novità di questa primavera sono le borse in cotone proveniente da organizzazioni di produttori dell'India che saranno proposte nei punti vendita Conad della Liguria (esclusa La Spezia), del Piemonte, della Valle D'Aosta e dell'Emilia (province di Bologna, Modena, Ferrara e città di Mantova).
Le borse saranno inserite in una proposta dei supermercati all'insegna dell'ecologia per spingere i consumatori ad utilizzare borse riutilizzabili al posto degli shoppers in plastica.
Saranno evidenziate da volantini, poster e speciali espositori nei punti vendita.
La proposta di Conad segue quella di Lidl che dallo scorso anno distribuisce borse in cotone Fairtrade.
L'azienda produttrice, Tarameen, oltre ad acquistare la materia prima da produttori certificati, si distingue perché garantisce una filiera socialmente sostenibile (www.tarameen.com).
In questo periodo è iniziata anche la distribuzione di calzini in cotone bio e Fairtrade sempre proveniente dall'India da Alber's, azienda specializzata nella produzione di calze, calzini e collant.
Polsini particolarmente morbidi, lavorazione superelastica, punte rimagliate a mano. Si trovano in 200 punti vendita, principalmente nel Nord Italia, delle insegne Despar, Poli, Iperal, Migross, Sisa, Conad, Crai, Il Tulipano e Coal.

Coop Italia prima in Europa per responsabilità sociale


Coop Italia e' la migliore catena della gdo in Europa per la responsabilità sociale d'impresa.

E' quanto emerge dall'indagine condotta dalle oltre 220 associazioni di consumatori in 155 Paesi della federazione Consumers International.

I valori dei prodotti ad insegna, condivisi e verificati lungo tutta la filiera e con fornitori che si impegnano, in forma vincolante, a rispettarli, rappresentano nella loro applicazione un risultato che non trova eguali non solo in Europa.

Lo standard SA8000, la certificazione etica che Coop Italia ha ottenuto, prima in Europa e tra le prime nel mondo, nel lontano 1998, esprime in modo chiaro, secondo Consumers International, l'impegno nell'ambito della Rsi dell'azienda.

Coop Italia, quindi, si distingue in modo chiaro per le politiche sulle condizioni di lavoro e i rapporti commerciali nelle catene di approvvigionamento di prodotti dai Paesi in via di sviluppo sostenendo inoltre in modo chiaro il commercio equo e solidale, con un ampia gamma di prodotti offerti.
Consumers International ha effettuato l'indagine presso i principali retailer di Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna. Coop Italia è risultata prima in classifica, seguita da Coop Danimarca e, con un certo margine, dalle altre insegne concorrenti.

Il report di Consumers International


L’IMPEGNO DELLE IMPRESE PER UN FUTURO SOSTENIBILE

26 aprile 2010, Milano
In occasione del 15° anniversario, Fondazione Sodalitas invita al Convegno
Ore 9.30-13.00 Auditorium Assolombarda, via Pantano 9
MESSAGGI DELLE ISTITUZIONI
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Antonio Tajani, Commissario Europeo Industria e Imprenditoria
S.E. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
SALUTI DI APERTURA
Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda
Letizia Moratti, Sindaco di Milano
IL “VALORE” DI FONDAZIONE SODALITAS
Diana Bracco, Presidente Fondazione Sodalitas
IMPRESE E VOLONTARI – INSIEME - PER UNA SOCIETÀ SOSTENIBILE
Ugo Castellano, Consigliere Delegato Fondazione Sodalitas
LE PROSPETTIVE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE IN ITALIA
Paolo Anselmi, Vicepresidente GfK Eurisko
PANEL DI DISCUSSIONE
L’impegno delle imprese per un futuro sostenibile
Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria (collegamento video)
Giorgina Gallo, Presidente L’Oreal Italia
Pietro Guindani, Presidente Vodafone Italia
Gerlando Lauricella, Amministratore Delegato Gruppo Filo diretto
Corrado Passera, Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo
Marco Tronchetti Provera, Presidente Pirelli
Modera Gianfranco Fabi, Radio 24
Una sfida che si vince insieme
Fulvio Giacomassi, Segretario confederale CISL
Maria Guidotti, Presidente Istituto Italiano della Donazione
Alessandro Laterza, Presidente Commissione Cultura Confindustria
Stefano Zamagni, Presidente Agenzia per le Onlus
Modera Alessandro Beda, Fondazione Sodalitas
INTERVENTO
Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro

Sessione pomeridiana 1, ore 14.30-17.30

Auditorium, Assolombarda, Via Pantano, 9
Sostenibilità e Ambiente nell’impegno dell’impresa
Sostenibilità significa salute e benessere dei cittadini, solidarietà con il prossimo e con le future generazioni e un nuovo modo di fare impresa.
Il seminario vedrà il confronto con le imprese aderenti a Fondazione Sodalitas che hanno sviluppato un nuovo approccio verso l’ambiente realizzando interventi innovativi e all’avanguardia.
Parteciperanno al dibattito anche stakeholder significativi rispetto al tema: WWF Italia, Legambiente

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: SCENARI FUTURI
Ambiente Italia, Maria Berrini, Presidente
WWF Italia, Michele Candotti, - Direttore Generale
Legambiente, Andrea Poggio - Vicedirettore Generale
LE AZIENDE E I LORO INTERVENTI INNOVATIVI VERSO L’AMBIENTE
ABB, Gianluca Donato - Sustainability Specialist
Bureau Veritas Italia , Luigi M. Casale - Dipartimento Health, Safety and Environment
Edison, Andrea Prandi - Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione
Fondazione Gas Natural, Manuel Beguer i Mayor - Coordinatore Progetti Internazionali
Henkel Italia, Cecilia de' Guarinoni - Corporate Communications Manager
Lexmark International, Fulvio Re - Marketing Manager
Poste Italiane, Fabrizio Iovino - Responsabile Gestione e Coordinamento Sicurezza sul Lavoro
Roche Diagnostics, Silvia Zucca - Communication Specialist
Siemens, Marco Bosi - Responsabile Business Development e Sustainability manager Cluster SWE
STMicroelectronics, Renato Di Stefano - General Services Director e Energy Manager
Terna, Giovanni Buttitta - Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione
Vodafone, Marco Mura - Corporate Responsibility Senior Specialist
Modera: Alessandro Beda, Fondazione Sodalitas

Sessione pomeridiana 2, ore 14.30-17.30

Sala Falck presso Assolombarda, via Chiaravalle 8, Milano

Impresa e comunità insieme per rafforzare la coesione sociale
I bisogni sociali sono in crescita, le risorse pubbliche destinate a soddisfarli sono in diminuzione.
In questo scenario di forte cambiamento, il compito di aumentare la coesione e l’inclusione sociale coinvolge anche le imprese.
Le 75 imprese che sostengono Fondazione Sodalitas rappresentano la punta avanzata del mercato italiano nell’impegno a favore della comunità.
Il seminario si propone di tracciare lo scenario e delineare le sfide a cui le imprese saranno chiamate nell’immediato futuro, offrendo orientamenti utili per costruire partnership di successo tra impresa e comunità.
Interverranno imprese aderenti a Fondazione Sodalitas che hanno saputo sviluppare approcci particolarmente innovativi e usare la loro capacità di innovazione per rispondere in modo nuovo e più efficace ai bisogni sociali.
FILMATO INTRODUTTIVO
COSTRUIRE NUOVE PARTNERSHIP TRA IMPRESA E COMUNITA’
Andrea Olivero, Portavoce Forum del Terzo Settore
APPROCCI INNOVATIVI PER MASSIMIZZARE L’IMPATTO SOCIALE
UN APPROCCIO TERRITORIALE ALLO
STAKEHOLDER ENGAGEMENT
UniCredit, Riccardo Della Valle, Head of
Territorial Community Relations
PARTNERSHIP STRATEGICA CON IL NONPROFIT
KPMG S.p.A, Giovanni Rebay, Socio
LA FONDAZIONE D’IMPRESA VEICOLO DI
INNOVAZIONE SOCIALE
Fondazione IBM, Angelo Failla, Direttore
L'IMPEGNO PER IL DIRITTO ALL'INNOVAZIONE
NELLA SALUTE
Roche, Dario Francolino, Communications &
Public Affairs manager
L’IMPEGNO PER RIDURRE IL DISAGIO SOCIALE
Artsana, Francesca Catelli, Communication
and Corporate Image Director
L’IMPEGNO PER L’INCLUSIONE FINANZIARIA
Banca Prossima (Intesa Sanpaolo),
Marco Morganti, Amministratore Delegato

L’IMPEGNO PER LA CRESCITA DEI GIOVANI
Feralpi, Lorenzo Angelini, Direttore tecnico
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese,
Cinzia Franchetti, Resp.le Orientamento e
Formazione
I GIOVANI E LO SPORT: VALORI IN CORSA PER
GENERARE VALORE

Bracco, Raffaella Lorenzut, CSR Manager
Sessione pomeridiana 3, ore 14.30-17.30

Sala delle Colonne, Banca Popolare di Milano, via S. Paolo 12

Le imprese a sostegno del valore delle persone e del lavoro
Il capitale umano è un fattore di straordinaria importanza per il successo dell’impresa. Per una azienda valorizzare il capitale umano significa aumentare la propria competitività.
Tre sono i temi chiave: Salute e sicurezza dei lavoratori; Pari opportunità e valorizzazione delle diversità; Occupabilità, ovvero la capacità delle imprese di offrire opportunità di sviluppo e aggiornamento professionale in linea con le aspettative del mercato.

LE POLITICHE ATTIVE A SOSTEGNO DELL’OCCUPABILITÀ, DELLA COMPETENZA, DELLA SICUREZZA,
DELLE PARI OPPORTUNITÀ NEL MERCATO DEL LAVORO
Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
ORGANIZZAZIONI E PERSONE: SFIDE E OPPORTUNITÀ PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE
Marella Caramazza, Direttore, Fondazione ISTUD
QUALI STRUMENTI PER DIFFONDERE UNA CULTURA DELLA SICUREZZA
Victoria Bryushko, Responsabile Unità Safety Improvement Safety Corporate, Enel
Mauro Cola, Direttore salute e sicurezza, Indesit Company
STARE BENE IN AZIENDA: MOTIVARE LE PERSONE VALORIZZANDO LE DIVERSITÀ
Michele Riccardi, Direttore Risorse Umane, Accor-Services
Alessandro Preda, Group Organization Development Director, Autogrill
Maurizio Bertolotti, Direttore del Personale, Banca Popolare di Milano
Francesco Calegari, Responsabile Relazioni Sindacali, Kraft Foods
Alessandra Rizzi, Direttore Risorse Umane, Randstad
Nadia Bertaggia, Direttore Risorse Umane, Sodexo
COME AFFRONTARE I CAMBIAMENTI E PROMUOVERE L’OCCUPABILITÀ
DELLE PERSONE NEL MERCATO DEL LAVORO
Emanuela Salati, Responsabile Selezione, Formazione e Comunicazione interna, ATM
Marco Maggi, Responsabile Comunicazione e Corporate Identity, Obiettivo Lavoro
IL CONTRIBUTO DI ISTITUZIONI, SINDACATO E SOCIETÀ CIVILE
Interverranno IRES CGIL, Fondazione Mezzogiorno Europa, UIL, UNAR
Modera: Rosanna Santonocit o, Responsabile canale lavoro Job24.it, ll Sole 24 Ore

Sessione pomeridiana 4, ore 14.30-17.30

Sala di Rappresentanza, Università di Milano, via Festa del Perdono 7, Milano

Le imprese per relazioni più trasparenti sul mercato
Competere nel mercato in modo sostenibile significa sviluppare relazioni trasparenti con gli investitori, gestire la catena di fornitura con responsabilità nei confronti dell’ambiente e a tutela dei diritti umani dei lavoratori, offrire ai propri clienti prodotti e servizi che rispondano efficacemente ai loro bisogni.
Interverranno imprese aderenti a Fondazione Sodalitas capaci di declinare in modo innovativo la propria strategia di Responsabilità sociale lungo queste direzioni, e rappresentanti degli stakeholder coinvolti nel tema.

FILMATO INTRODUTTIVO
SOSTENIBILITÀ E CSR ALLA PROVA DEL MERCATO:
VERSO UN APPROCCIO COLLABORATIVO
Antonio Tencati, Professore di Economia e gestione delle imprese, Università Bocconi
LA GESTIONE SOSTENIBILE
DELLA CATENA DI FORNITURA
UN APPROCCIO DI SISTEMA ALLA SUPPLY
CHAIN SOSTENIBILE
Gruppo Montepaschi, Luca Guzzabocca,
Responsabile Area Costi e Logistica

L’IMPEGNO PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI
E LAVORATIVI
Gucci, Rossella Ravagli, Corporate Social and
Environmental Responsibility Manager
Monnalisa, Sara Tommasiello, CSR Manager
L’IMPEGNO DELLE PMI A TUTELA
DELL’AMBIENTE
Mazzali, Mauro Zanandrea, Responsabile marketing
Palm, Tommaso Cagnolati, Product Manager R&S
Sostenibile
IL MARKETING SOSTENIBILE PER
DARE VALORE AL CLIENTE
PROMUOVERE NUOVI STILI DI CONSUMO PIÙ
SOSTENIBILE
Unilever, Andrea Campelli, Corporate communication
Manager
REALIZZARE PRODOTTI E SERVIZI
ECOSOSTENIBILI: L’IMPEGNO DELLE PMI

Filca Cooperative, Cinzia Rossini, Responsabile
marketing
Gam Edit, Wilma Pilenga, Responsabile marketing

LA PROSSIMITÀ ALLA CLIENTELA COME
STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLA
RELAZIONE
Federcasse, Sergio Baia, Capo Area Mercato e
Comunicazione della Federazione Lombarda delle BCC
LA TRASPARENZA VERSO GLI INVESTITORI
SOSTENIBILITÀ E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NON FINANZIARIA
Telecom Italia, Paolo Nazzaro, Sustainability Controller

Iscrizioni http://www.sodalitas.it/contenuti/eventi_iscriviti.aspx?id=252
Informazioni 0286460236,
sodalitasday@sodalitas.it

Misura Innovazione ed Efficienza energetica

Bando Innovazione ed efficienza energetica:

145 milioni di euro per l'acquisto di macchinari e attrezzature Bando della Regione Lombardia per micro e piccole imprese lombarde con almeno un dipendente con contratto di lavoro subordinato. Contributi, a fondo perduto, per la sostituzione o l'acquisto di macchinari ed attrezzature tecnologicamente avanzate, che garantiscano minori consumi specifici di energia e standard di efficienza più elevati, con una diminuzione dell'impatto sull'ambiente. Termine di presentazione delle domande: 30 settembre 2010 I contributi verranno erogati fino ad esaurimento delle risorse. Per tutte le informazioni: http://www.cestec.it/bando_macchinari

Contributi per l'acquisto di macchinari innovativi ed efficienti

E' stato approvato il bando per la concessione a micro e piccole imprese di contributi erogati in conto capitale per complessivi 145.000.000 di euro finalizzati all’acquisto di macchinari/attrezzature/apparecchiature nuovi, tecnologicamente avanzati ovvero il cui impiego produca effetti riduttivi dell’impatto sull’ambiente, attraverso una riduzione dei consumi specifici di energia nelle imprese e la promozione di più elevati standard di efficienza energetica.

BENEFICIARI
Possono beneficiare del contributo, in forma singola, le micro e piccole imprese con codice di attività appartenente alle sezioni A, C, D, E, F, G, I, M-70, M-72, M-73, M-74, S-95 e S-96 della “
classificazione delle attività economiche ISTAT - ATECO 2007" con almeno un dipendente con contratto di lavoro subordinato.

MISURE DI INTERVENTO ED ENTITA’ DEL CONTRIBUTO:
Sono previste due misure tra cui l’impresa beneficiaria dovrà obbligatoriamente scegliere, Misura "A - Efficienza energetica – sostituzione” e Misura "B - Innovazione – nuovo acquisto”. L’entità del contributo, a fondo perduto, per l’acquisto di macchinari / attrezzature / apparecchiature di cui beneficeranno le imprese si differenzia in base alla misura prescelta:
A Efficienza energetica – sostituzioneInvestimenti finalizzati alla sostituzione di macchinari / attrezzature / apparecchiature con tecnologie a elevata efficienza energetica per cui il contributo è pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili, fino ad un massimo di € 15.000,00;
B Innovazione – nuovo acquistoInvestimenti destinati all’acquisto di macchinari / attrezzature / apparecchiature nuovi (con l’obbligo di acquisto di macchinari/apparecchiature nuovi e a più elevata efficienza energetica nei soli casi specifici di cui al punto 5-B, sotto-punti i, ii e iii del bando).ll contributo è pari al 30% dei costi ritenuti ammissibili fino ad un massimo di € 10.000,00

COME PRESENTARE RICHIESTA
La presentazione della domanda di accesso al bando sarà possibile esclusivamente online mediante la procedura a sportello informatizzata messa a disposizione da Regione Lombardia sul sito
https://gefo.servizirl.it/La procedura di presentazione delle domande di contributo sarà aperta a partire dalle ore 8.00 del 10 marzo 2010 fino a esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 30 settembre 2010 (fa fede la data di invio elettronico della domanda).

INFO
Per informazioni e assistenza sul presente bando è possibile fare riferimento al call center generale di Regione Lombardia al numero 800.318 318 (numero verde gratuito da telefono fisso, da cellulare e da fuori Regione) attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00


fonte: http://www.cestec.it/

Conai: la crisi non ferma il riciclo

La quota di rifiuti da imballaggi recuperata sale al 72,3%.

Plastica a quota 33%.


Il Consorzio per il riciclo dei rifiuti da imballaggi (Conai) ha diffuso i preconsuntivi relativi all'anno 2009, da cui emerge - come primo dato - una crescita della quota di recupero, salita dal 68,5% al 72,3% dell'immesso al consumo, con la discarica che scende sotto il 28 percento.



In volume si tratta di 7.762.000 tonnellate recuperate (riciclo + recupero energetico) su un totale di 10.742.000 tonnellate.

Risultati che attestano, come nel 2008, il superamento degli obiettivi di legge previsti dalla normativa europea e da quella italiana.


Va però segnalato che, a causa della crisi economica, la quantità di imballaggi introdotta sul mercato è scesa l'anno scorso di 11,7 punti a livello aggregato, anche se per gli imballaggi in plastica la flessione è stata nettamente inferiore: -5,1%, da 2,2 a 2,1 milioni di tonnellate.


Per quanto concerne gli imballaggi in plastica, la quota di riciclo è salita al 33% dell'immesso al consumo, superiore al limite di legge del 26%.


Risultati di riciclo nel 2009
Conai sottolinea come questi risultati siano stati raggiunti nonostante il bilancio del sistema consortile sia stato influenzato negativamente dalla crisi economica.
I ricavi complessivi del sistema consortile, correlati al Contributo Ambientale e alla vendita dei materiali, lo scorso anno sono stati pari a 479 milioni di euro, in crescita del 12% grazie all'incremento del Contributo ambientale per gli imballaggi in plastica, passato da 105 a 195 euro/ton, e per quelli in legno, passato da 4 a 8 euro/ton.

I costi sostenuti, legati al ritiro, al trasporto e alla selezione dei materiali, oltre ai costi di struttura, sono saliti a 502,2 milioni.
I costi di riciclo sono aumentati del 17% passando da 119 a 140 milioni di euro. Si sono registrati incrementi del 3% dovuti alle maggiori quantità e del 14% per i maggiori costi legati alle operazioni necessarie per il riciclo degli imballaggi: trasporto, magazzino, selezione e rilavorazione e smaltimento delle frazioni estranee.

Nei primi mesi del 2010 il Consorzio riscontra segnali di ripresa del mercato delle materie prime seconde, in particolare per la plastica.

Questa situazione, insieme al raggiunto equilibrio finanziario del Consorzio Corepla, ha creato le condizioni per poter ridurre il Contributo Ambientale sugli imballaggi in plastica da 195 euro/ton a 160 euro/ton a partire dal 1° luglio 2010.

fonte: www.polimerica.it

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