venerdì 28 maggio 2010

La carenza di bottiglie allarma i riciclatori

27 maggio 2010

La disponibilità di bottiglie PET post-consumo è ai minimi livelli, e ciò forza gli impianti di riciclaggio a funzionare con capacità ridotta.

L'allarme viene dall'associazione europea di settore, EuPR (European Plastics Recyclers), che imputa la scarsità di materiale a diversi fattori: un lungo inverno che non ha certo incentivato i consumi di bevande, la riduzione di peso delle bottiglie e l'aumento delle esportazioni di rifiuti plastici 'pregiati' verso i paesi dell'Estremo Oriente.

Secondo l'Associazione, la situazione potrebbe essere migliorata incrementando i tassi di raccolta differenziata e puntando su programmi specifici a livello locale.

Ma viene anche chiesta una maggiore armonizzazione tra i diversi sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti, sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo, poiché sussistono ancora grandi differenze tra i diversi paesi membri.

Il problema non è solo economico: dal riciclaggio dei rifiuti plastici dipendono anche le politiche ambientali europee di lungo periodo.
Parte da questa considerazione l'appello lanciato da EuPR di non disperdere conoscenze e tecnologie acquisite nel nostro continente, messe a rischio proprio dalla scarsità dei rifiuti, la 'materia prima' che alimenta gli impianti di riciclaggio.

EuPR sottolinea anche i rischi derivanti dall'emorragia di bottiglie verso l'Estremo Oriente, che potrebbe rendere insostenibile la situazione per trasformatori, utilizzatori di packaging e utenti finali.
Inoltre, attraverso l'export dei rifiuti, i riciclatori extra-UE beneficiano indirettamente dei sostegni comunitari e nazionali alle attività di raccolta (pagati con le tasse dei contribuenti), a scapito delle aziende europee del settore; ma sono queste ultime, e non i riciclatori asiatici, che con il loro lavoro possono contribuire a migliorare l'ambiente nel vecchio continente.

fonte www.polimerica.it

P.S. Nel parlare di programmi specifici a livello locale per la raccolta di Pet, bisognerebbe cominciare sollecitando la Gdo e anche la piccola e media distribuzione a installare sistemi efficienti (es MrPet) per quanto riguarda il recupero e il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog