lunedì 12 aprile 2010

Il PET è più verde?

Uno studio di LCA condotto negli USA ne mette in luce le doti ambientali nel confezionamento di bevande.
Quando si parla di studi sul ciclo di vita dei manufatti, confrontando le prestazioni ambientali di materiali diversi, bisogna sempre porre sempre molta attenzione a trarre conclusioni, poiché la scelta dei parametri di confronto e l'individuazione dell'unità funzionale oggetto dell'indagine possono portare a risultati differenti.
Avvertenza generale che non riguarda, nello specifico, lo studio di LCA commissionato dalla statunitense PET Resin Association (PETRA) alla società Franklin Associates, avente come oggetto la valutazione ambientale, dalla culla alla tomba, di 100.000 once di soft-drink imballato in diversi contenitori: bottiglia in PET (20 once), lattina di alluminio (12 once) e bottiglia di vetro (8 once).
Lo studio ha preso in considerazione tre parametri: energia incorporata nel packaging lungo l'intero ciclo di vita, le emissioni totali di CO2 e la produzione di rifiuti solidi.
I risultati mostrerebbero un netto vantaggio del packaging in PET in termini di minori emissioni di CO2, il 59% in meno rispetto alla latina e il 77% in meno rispetto alla bottiglia di vetro. Inferiore anche il consumo di energia sia rispetto all'alluminio che al vetro, come pure il peso e il volume del rifiuto post-consumo destinato a discarica o a incnerimento.
"Questo studio conferma ancora una volta l'eccellente profilo ambientale e il valore del PET nel confezionamento di alimenti e bevande - ha commentato il direttore di PETRA, Ralph Vasami -. Dal 2005 in poi, contenitori in PET sono stati oggetto di diverse analisi indipendenti sul ciclo di vita e il materiale plastico ha sempre dimostrato di essere una valida scelta ambientale rispetto al vetro, al metallo o ad altri materiali plastici."
Dopo aver ricevuto la prima relazione, l'Associazione statunitense ha chiesto ai ricercatori di ricalcolare i parametri considerando contenitori della stessa capacità (12 once): in questo scenario, il PET resterebbe comunque al di sotto dei materiali concorrenti nelle emissioni di CO2 e nel volume di rifiuto in discarica, mentre il dato relativo al consumo di energia a livello globale si equivarrebbe nei tre casi.
Dati e tabelle disponibili sul sito
PETRA

fonte: www.polimerica.it

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog