lunedì 12 aprile 2010

A Londra lo shopping puo' essere ecosostenibile

Il numero 42 di Amwell Strett è un indirizzo da ricordare se si capita a Londra. E' in fatti la sede della bottega di Unpackaged, un luogo dove si può fare la spesa in un modo migliore e più ecologico rispetto al solito. Supportata da importanti organizzazioni (Global Tolerance, Monkeehouse, Multistorey, Portobello Businnes Centre, The Hub), la bottega di Unpackaged è stata fondata nel 2006 da Catherine Conway.Oltre che proporre prodotti il più possibile a Km Zero (riso di vari tipi, zucchero, prodotti freschi, couscous, ortaggi, pasta, essenze e spezie, fiori, prodotti ecologici per la casa, varie tipologie di the e caffè, dolci, torte e altro ancora), nella suggestiva sede si cerca di sensibilizzare clienti e visitatori a temi come il risparmio energetico, la raccolta differenziata e la riduzione dei rifuti. Proprio l'eliminazione di tutti gli imballaggi superflui è forse l'aspetto più interessante della bottega di Unpackaged. "Alcuni tipi di contenitori sono necessari – afferma Catherine Conway – lo sappiamo anche noi, ma la maggior parte invece è inutile. E proprio tutti questi involucri inutili aumentano il prezzo del prodotto (e il costo della tassa sui rifiuti che produciamo) e creano solo rifiuti e inquinamento. Alcuni sono riciclabili, per altri è invece impossibile qualsiasi tipo di riutilizzo o eliminazione". Il problema dei rifiuti sta diventanto molto grave anche a Londra: Le discariche della capitale inglese, secondo un’indagine degli uffici comunali, saranno piene entro l’anno prossimo e altre nel Sud Est arriveranno alla loro massima capacità già nel 2013. "Il riciclaggio è certamente una delle soluzioni, - continua Catherine Conway - ma è necessario limitare la produzione di rifiuti inutili. Come? Comprando solo ciò che ci serve, utilizzando i propri contenitori e riciclandoli dopo l’uso"

fonte: www.ecosportello.org

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